sabato 25 aprile 2020

Pandemia Covid-19 - Step #11

L'epidemia di coronavirus che ha coinvolto il mondo intero sta cambiando rapidamente la nostra vita, le nostre abitudini, le relazioni sociali e le attività economiche nonché le condizioni sanitarie. Le conseguenze dell'epidemia devono farci riflettere che nulla sarà come prima e che quando usciremo dal lockdown, dovremo rivedere il senso della vita, i valori, l'importanza delle relazioni sociali e le abitudini quotidiane che non saranno più quelle appartenute al passato. Uno "tsunami" che ha travolto le nostre vite che ci ha obbligati a rimanere a casa per mesi, per contenere la diffusione del virus e che dunque ci ha imposto a riflettere e a rivedere tutto sotto una nuova chiave. 
Dal lavoro agli svaghi, dai viaggi alla più semplice uscita per andare a fare la spesa, alle passeggiate nei parchi per allenarsi, tutto cambierà e niente sarà come prima. Questa situazione influirà in maniera negativa poiché ci renderà delle persone insicure, sì alla ricerca di relazioni sociali, ma diffidenti delle persone che incontriamo nella nostra vita. Avremo imparato a conoscere meglio le nostre forze e le nostre fragilità,i nostri limiti ma sicuramente avremo appreso nuove competenze proprio stando a casa, e riscoperto l'importanza del tempo che al momento sembra scorrere molto lentamente.

domenica 19 aprile 2020

Sequenza cinematografica - Step #10




Il 2 giugno 1989 usciva nei cinema americani "L'attimo fuggente".
Questo film porta al centro temi profondi, riflessioni intime sul tempo che passa, sulla scoperta di sé, sulla capacità di guardare il mondo, le situazioni, se stessi da altre angolazioni. La storia del professor Keating e dei suoi ragazzi è un cult per molti, per chi è giovane e per chi lo è stato; l’uomo insegna ai suoi allievi ad avere un pensiero speciale, il proprio, un pensiero di rottura che si scontra con quello degli altri, della società ancora conservativa degli anni ’60.

Keating è il professore che tutti vorrebbero avere, la poesia grazie ai suoi metodi anticonformisti, arriva al cuore dei ragazzi, si fa amare da loro e fa amare loro la poesia. Keats, Whitman, Shakespeare diventano nuovi amici, scontrandosi con la disciplina e gli insegnamenti rigorosi del college. Todd, Neil, Charlie, Knox, Meeks e gli altri riscoprono un nuovo entusiasmo per la poesia, l’arte e la letteratura e, grazie alle parole, ai versi, e al nuovo mentore si sentiranno protetti ma anche liberi di affrontare la loro guerra per crescere e (ri)trovarsi.
Riferimenti:

lunedì 13 aprile 2020

Arti figurative - Step #09

Marc Chagall: 
"Mi tuffo nelle mie riflessioni e volo al di sopra del mondo"


Marc Chagall era un uomo come quello che si vede nel suo disegno del 1917: uno che porta la sua casa sulle spalle, con tutto il suo peso, ma anche con tutta la ricchezza che quella casa può significare: tradizioni, esperienze, sogni, segreti, gioie e paure. Uno che porta se stesso al mondo.
Chagall scappa dalla Russia, lascia i suoi conterranei “alle loro aringhe” e continua a dipingere ciò che gli è sempre piaciuto: la realtà dei sogni. I sogni sono al centro di tutta l’opera di Chagall, che sembra volare sul mondo, ignorando i limiti dello spazio e del tempo, i limiti imposti dal regime e ogni altra cosa che guasti la poesia che in ogni gesto, in ogni pensiero, in ogni riflessione egli riesce a cogliere.
Tutta l’opera di Chagall è un’esplosione lirica, in cui la realtà viene messa a soqquadro, ma rimane -a differenza che per i surrealisti- il punto di inizio e di fine, nella tecnica quanto nella poetica.
Chagall fonda una sua nuova mitologia, che si fa realtà, che esiste per davvero e non è solo fiaba. E’ una realtà profonda, e mai espressione è più azzeccata per definire ciò che fa Chagall: egli si tuffa dentro se stesso, dentro le sue viscere e, concentrandosi sul punto più interno del suo corpo e della sua psiche, avvolgendosi intorno ad esso, riesce a perdere il suo stesso peso, a volare, a librarsi leggero nell’aria.
In questa tela la leggerezza diventa palpabile, la libertà diventa visibile nei sorrisi. Sembra che al mondo esistano solo Chagall e la moglie, follemente innamorati, immersi in una prospettiva che non esiste se non per loro. E questo amore leggiadro, composto, spensierato fa volteggiare nell’aria Bella (la moglie), mano nella mano con il suo complementare (anche cromatico).
Guardare un quadro di Chagall è come guardare la realtà attraverso un caleidoscopio, che la frantuma in mille colori e ci dà una nuova prospettiva, ferma il tempo e inonda ogni cosa di una trascendenza, che in realtà è già intessuta nella realtà. E questa trascendenza altro non è che la nostra vita interiore, che si eleva “al di sopra del mondo” in ogni attimo della nostra quotidianità, in ogni nostro pensiero che semplicemente eluda il presente: in ogni riflessione, insomma.

Riferimenti:

lunedì 6 aprile 2020

Opera poetica - Step #07


Francesco Petrarca: Solo et pensoso i più deserti campi

dal Canzioniere, XXXV




Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l'arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d'alegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avampi:

sì ch'io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch'è celata altrui.

Ma pur sí aspre vie né sí selvagge
cercar non so ch'Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co'llui.

sabato 4 aprile 2020

Testo di letteratura narrativa - Step #06

Libro: La riflessione dell'io


La poesia nasce nell'autore come una folgorazione: essa vive in ogni cosa circostante. Mentre gli aforismi sono, per lui, concetti filosofici che spingono l'essere al ragionamento, alla riflessione, sui temi più importanti della vita.

La riflessione implica un agente che conosce e un oggetto che esiste e che dev'essere conosciuto. Il rapporto costitutivo
dell'io con se stesso si colloca a un livello più profondo della riflessione (Fichte che parla di intuizione immediata).
L'autenticità non si limita a momenti irriflessivi ma può attuarsi nella riflessione pratica, quando si compie un'azione con la
consapevolezza che nessun altro può farlo al proprio posto: questo è il secondo tipo di autenticità, di carattere riflessivo.Il
rapporto a sé costitutivo dell'io è dunque di natura pratica, perché non passa dal riferimento agli altri.
L'oggetto della riflessione non è limitato a noi stessi, ma possiamo, attraverso la riflessione, "tornare su noi stessi" per ampliare la conoscenza del mondo.