sabato 30 maggio 2020

L'etica - Step #21


RIFLETTERE - significa osservare per poi valutare, non si può valutare senza riflettere e l’osservazione è uno dei metodi della valutazione che insegnano a riflettere. Osservare significa mettere in luce alcune caratteristiche relative ad una cosa, persona, situazione ponendole in relazione con altre cose, persone, situazioni, all'interno di un contesto, inserite in un ambiente, in altre parole “situate” in una dimensione spazio-temporale ben definita.
Osservare significa anche registrare nel modo più oggettivo possibile le informazioni. L'osservazione è un elemento basilare ed ineliminabile nel processo della ricerca scientifica. Per lungo tempo si è pensato che fosse sufficiente raccogliere ordinatamente ed accuratamente una serie di informazioni ritenute significative per poter garantire scientificità ed oggettività alle rilevazioni effettuate (corrente empirista, che trovò la sua massima espressione nell'Ottocento con il Positivismo).
Questa prospettiva, ormai superata, non tiene conto del fatto che ciascuno, per quanto si sforzi di registrare nel modo più preciso e sistematico il “frutto” di un'osservazione, faccia confluire elementi di soggettività, legati al proprio modo di “leggere” la realtà, ai propri parametri culturali di riferimento, alle proprie credenze, valori, …
E se, come abbiamo detto, osservare significa comprendere, appare chiaro come, in assenza di specifiche competenze ed abilità nell'osservare, sia difficile una comprensione scientificamente fondata di situazioni complesse come, ad esempio, quella morale ed educativa.Un buon osservatore, avendo ben chiaro l'obiettivo della propria attività conoscitiva ed il proprio quadro di riferimento, accosta la realtà da osservare con larghezza di vedute, ricettività per i dati e capacità di astenersi dal pregiudizio, evitando che i propri riferimenti valoriali, le proprie idee preconcette diventino l'unico metro di analisi dell'intera realtà.
Un bravo osservatore non dà nulla per scontato e considera anche quanto potrebbe a prima vista apparire come ovvio ed irrilevante, cercando con abilità di cogliere non solo le dimensioni globali ma anche i dettagli che caratterizzano le diverse situazioni.
Un abile osservatore non riguarda solo fatti ed eventi visibili ma anche la loro assenza, quindi non si ferma all'apparenza delle cose ma “guarda oltre”.
Un osservatore attento non si accontenta di un'osservazione dei fenomeni nella loro individualità e peculiarità ma cerca di cogliere l'aspetto globale e dinamico delle situazioni, evidenziando antecedenti, conseguenti, correlazioni.
Un osservatore competente non si limita a rilevare i dati ma cerca di dare una lettura di ciò che vede: questa operazione, che in apparenza potrebbe sembrare soggettiva e priva di fondamento scientifico, è invece parte essenziale e conclusiva del processo di osservazione, se condotto in maniera metodologicamente corretta.

L'OSSERVAZIONE: Uno strumento operativo per “conoscere” e per costruire relazioni in contesti educativi e formativi
di Paola Rogora.