PRIMA PUNTATA
Annie era una ragazza giovane viveva sola e lavorava come
cameriera in un ristorante poco distante da casa, sua madre aveva rinunciato a
lei alla sua nascita affidandola ad un orfanotrofio, pertanto non l'aveva mai
conosciuta così come su padre. Tutti i giorni tornando a casa non poteva fare a
meno di notare una signora anziana con evidenti problemi di salute che
indossava dei grandi occhiali scuri e stringeva tra le mani un vecchio bastone,
il suo viso sembrava segnato dal tempo e dalle sofferenze.
Sofia, il suo nome, era anche ipovedente e sedeva ogni
giorno alla stessa ora sulla solita panchina del parco vicino a casa di Annie.
Lei aveva saputo da una vicina di casa che la signora anziana aspettava e
sperava nel ritorno di sua figlia, tossicodipendente, andata via di casa molti
anni prima quando aveva soli di 17 anni, fuggendo così via dalla sua famiglia e
da sua madre alla ricerca della libertà e della spensieratezza sbarazzandosi
così della donna che le aveva donato la vita. Sofia, fu colpita prima della
partenza di sua figlia da una lieve forma di alzheimer e come se non bastasse perse l'uso della
vista. Sua figlia sentì tutto il peso, la responsabilità e il sacrificio che avrebbe comportato
restarle accanto e decise di non essere disposta ad accettare quella vita fatta di rinunce e
costrizioni e fuggì lontano facendo perdere le sue tracce.
SECONDA PUNTATA
Il tempo passava e la signora anziana era sola più che mai,
non aveva altri parenti, l'unica sua speranza
è che la tanto amata figlia tornasse da lei per accudirla e
prendersi cura di lei, con il passare
del tempo le condizioni di salute della donna peggiorarono sempre più. Tutti i
giorni alla solita ora Annie passava di lì prima di tornare a casa, si fermava
in silenzio ad osservarla, chiedendosi come potesse una figlia abbandonare una
madre sola, malata e indifesa. Annie, nonostante la sua giovane età aveva vissuto delle esperienze
forti che avevano segnato la sua esistenza, la vita era stata dura con
lei. Alla sua nascita la madre pensò di
liberarsi di lei, l'orfanotrofio nel quale crebbe lasciò in lei un senso vuoto
affettivo, ogni giorno sperava e pregava affinché sua madre si facesse viva e
tornasse da lei per riprenderla e portarla a casa, non ne poteva più di quel
posto infernale. La sua infanzia non le ha regalato momenti di felicità, non
ricorda il calore di una coccola, di una carezza o di un tenero abbraccio, le
mancava chi le rimboccasse le coperte e le raccontasse una favola prima di
andare a letto. Per anni ha immaginato il volto di sua madre, il colore dei
suoi capelli, il tono della sua voce e come sarebbe stata la sua vita con lei.
Vedere Sofia seduta su quella panchina tutti i giorni mentre attendeva con
ansia il ritorno della figlia suscitava in lei una profonda sofferenza e
nostalgia e al tempo stesso invidia per qualcosa che non aveva mai vissuto,
pensò che tra lei e la vecchia signora ci fosse un crudele destino che le
accomunava, sua madre aveva abbandonato
lei e Sofia era stata abbandonata a sua volta da sua figlia.
TERZA PUNTATA
Un giorno si fece coraggio si avvicinò alla donna e con voce
tremante le disse di essere sua figlia Cathrine, si vergognava tanto ma il
desiderio di provare la sensazione di un abbraccio materno prevalse,
l'abbraccio caloroso che solo una mamma sa trasmette non tardò ad arrivare. La
vecchia signora, in lacrime strinse a sé la ragazza che si lasciò stringere in
un lungo abbraccio, il suo cuore non aveva mai provato nulla del genere. Sofia
chiese ad Annie di tornare a vivere con lei almeno per un po', Annie accettò
volentieri finalmente qualcuno l'avrebbe amata. Ogni giorno la signora piangeva
e stringeva forte a sé quella che credeva essere sua figlia, non le chiedeva
niente, nessuna domanda, la ragazza più volte avrebbe voluto dirle la verità
ma non voleva rinunciare ai suoi
calorosi abbracci perché temeva di
perdere quell'amore materno che tanto aveva desiderato e sognato. Una notte
Sofia entrò nella sua stanza per darle la buonanotte, le chiese se le faceva
piacere ascoltare la sua favola preferita quella che leggeva la sera,
prima di addormentarsi, Annie era
ansiosa di ascoltare poiché era quella che leggeva sempre in orfanotrofio,
Annie anticipò il finale prima di Sofia. A quel punto la signora le rivelò che
quella storia non gliel'aveva mai raccontata, per un momento il cuore di Annie
si fermò poi riprese coraggio e scoppiò in lacrime confessando tutta la verità.
Pensò che l'avrebbe detestata e cacciata di casa per le tante bugie dette ma la abbraccio e tra le lacrime che
rigavano il viso le confessò che da molto tempo aveva capito che non si
trattava di Cathrine, però era rimasta al suo fianco con devozione e dedizione per tutto quel tempo
dedicandole tutte quelle attenzioni di cui aveva bisogno e per questo le era
davvero grata. Ed è così che la menzogna ha donato a Sofia una figlia e ad
Annie una madre, la giovane donna era diventata i suoi occhi in cambio del suo
cuore materno.
La trama di questa serie Tv racconta le vite di due donne
Sofia e Annie entrambe vivono un situazione di abbandono, le loro strade si
intrecciano fino a colmare quel vuoto affettivo. La serie Tv induce lo
spettatore a riflettere sulla crisi dei valori umani nella società
contemporanea dominata dall'aridità sentimentale e dove emerge l'individualismo.
Sofia è una madre malata e incapace di pensare a se stessa, la figlia decide di abbandonarla scegliendo
di vivere la propria vita in piena libertà incurante delle difficoltà di colei
che le ha donato la vita. Annie, invece, è una figlia abbandonata a sua volta
dalla madre sin dalla più tenera età e che ha sempre sognato quell'amore
materno mai provato e la cui mancanza ha segnato nel cuore della giovane donna
delle profonde ferite e lacerazioni che cerca di ricucire attraverso una
menzogna e spera di trovare in Sofia una madre disposta ad amare. Qui emerge,
l'importanza del ruolo fondamentale della famiglia come risorsa individuale di
base.
La famiglia è, per l'individuo, il luogo delle forme
primarie delle relazioni umane è importante dunque stabilire una relazione
stabile tra genitore e figlio, questo
legame aiuterà a costruire quella rete di relazioni sociali che il soggetto
tesse nell'arco della sua vita.Il primo a beneficiare di questa realtà
familiare è il figlio, il quale nasce in un'oasi di pace e vede esemplificati i
primi rapporti sociali nell'amore e nella collaborazione: preludio per lui alla
buona disposizione verso i rapporti sociali.
L'attuale società, dominata da una cultura postmoderna segnata dal
relativismo, per le sue caratteristiche di funzionalità e complessità dei
rapporti e di esaltazione dell’individuo, nasconde una crisi profonda che rende
fragili i rapporti umani e le relazioni interpersonali a ogni livello. È una
cultura che indebolisce i legami affettivi.