mercoledì 27 maggio 2020

Nell'utopia - Step #19

La parola utopia è composta da parole di origine greca e significa letteralmente “nessun-luogo”, un luogo che non esiste. Da molto tempo l’uomo riflette sulla possibilità di realizzare un mondo più vivibile, sogna un mondo ideale un mondo in cui gestire una società perfetta. Di conseguenza nasce l’uso della parola utopia. È una teorizzazione su come si potrebbe organizzare in modo ideale una società, uno stato, una comunità o parte di essa. Si cerca il modello del miglior sistema possibile. L’idea, tuttavia, prende forma solo in termini teorici, senza tenere conto del grado di difficoltà che può comportare il tradurre in pratica l’idea stessa o lo schema. Ebbene, l’idea di perfezione applicata alla società è ambigua e soggetta ad innumerevoli interpretazioni. Il dato di fatto è che, nel corso della storia, l’uomo è cambiato in maniera quasi costante cambiando anche il suo ideale di società perfetta. In ogni epoca mettiamo in discussione la validità del sistema sociale esistente e si valuta la necessità di un cambiamento politico. Le utopie servono proprio a riflettere sui diversi metodi di organizzare la società e comprendere meglio il sistema politico e sociale ideale, in cui vengano riconosciuti i diritti di ognuno e venga rispettata la libertà, la libera espressione personale e l'inclusione, in un mondo che esclude e sopprime i più fragili. Attraverso l'utopia fissiamo l'obiettivo, ossia il raggiungimento di uno stato perfetto e ideale che ci aiuta a sperare e a garantire un progresso continuo e ci impedisce di restare bloccati nella falsa illusione che viviamo nel miglior sistema possibile.