giovedì 14 maggio 2020

Limite dello sviluppo - Step #15

Il pensiero critico è un tipo di pensiero che si propone di raggiungere un giudizio attraverso processi mentali di discernimento, analisi, valutazione, inferenza, non disgiunti da spiegazioni delle considerazioni sulle quali si fonda quel giudizio. Comprende processi di riflessione su aree tangibili e intangibili con l'intento di formarsi un giudizio solido che riconcili l'evidenza empirica con il senso comune.
La mente umana, sebbene abbia la capacità potenziale di pensare razionalmente, è per sua natura incline ad assumere atteggiamenti egocentrici e sociocentrici come riporta la psicologa Linda Elder.
Egocentrismo: è la tendenza umana innata a vedere il mondo solo in relazione a se stessi.
Sociocentrismo (o etnocentrismo): è la tendenza umana innata a vedere il mondo dalla prospettiva ristretta e fuorviante del gruppo cui si appartiene, e agire conseguentemente nel mondo attraverso credenze (per lo più inconsce e parziali) del gruppo: influenze etiche, regole, interessi.
L'origine del pensiero critico può essere individuata nel metodo socratico descritto da Platone. Questo metodo, che si avvale del dialogo tra maestro e allievo, consiste nell'aiutare l'allievo a individuare il proprio punto di vista, a riconoscerne la fallibilità e ad argomentare correttamente.
In tal modo il maestro aiuta l'allievo a riconoscere  che la propria verità è solo un'opinione che va sottoposta a verifica.