Riflessione sul messaggio di Ezio Bosso
Ezio Bosso è nato il 13 settembre a Torino ed è morto il 15 maggio 2020 nella sua casa di
Bologna all'età di 48 anni, a causa dell'aggravarsi della malattia
neurodegenerativa da cui era affetto, per cui era anche costretto in sedia a
rotelle, e del ritorno del cancro. La malattia di Bosso, lentamente, gli
avrebbe impedito di fare ciò che più ama: cioè fare musica. Suonare il pianoforte
era diventato sempre più difficile per lui.
Egli è uno dei più grandi compositori italiani che deve farci riflettere oltre che per le
sue doti artistiche elevatissime ma anche per la dolente umanità che lo ha
avvicinato ai cuori di tutti. La grandezza del suo spirito e l'elevatezza del
suo animo fanno di lui un testimonial della passione per la vita che nonostante
le sofferenze ha dimostrato un attaccamento alla vita e alla musica degne di
riflessione. Per lui la musica sta nel silenzio, la riscopre in quelle piccolissime pause che creano quella
tensione, l’attesa, la musica è presente nel canto degli uccelli, nel vento,
nel silenzio, nel mare.
Il successo raggiunto a livello nazionale così come
all'estero è stato il più che meritato riconoscimento di tanti sacrifici, di
tanto studio, di tanta passione. La terribile malattia, che lo ha colpito
appena quarantenne e che lo ha inesorabilmente consumato nel fisico, non gli ha
mai tolto la voglia di emozionare, di raccontare e di raccontarsi attraverso la
musica. Fino a quando ne ha avuto le forze, fino all'ultimo giorno, Ezio Bosso
non ha mai smesso di suonare, di comporre musica o di dirigere alcune delle più
importanti orchestre italiane e internazionali, quando suonava o teneva in mano
la bacchetta, la malattia si faceva da parte e lasciava il posto al genio, al
talento, al sorriso. Un sorriso di gioia e di amore. Esemplare la sua capacità
di rialzarsi nonché la sua determinazione, quella di un artista in grado di
reinventarsi e ricominciare. Ha lasciato a tutti noi un patrimonio in cui la
musica non è un rifugio dal dolore, ma una casa per l'anima, che trasforma il
dolore, lo plasma, e ne fa un messaggio universale di creatività, di entusiasmo
e di coraggio.